lezioni batteria online

lunedì 13 maggio 2013

batteria online

Batteria online

Esistono corsi pur sempre di batteria online i quali prevedono comunque che tu una batteria, quella in pelle e metallo, la possegga altrimenti ciao.

Funzionano come i corsi di formazione scolastica a distanza. Ti iscrivi, su una piattaforma o direttamente inviati al tuo pc trovi dispense teoriche e pratiche corredate da video, con la possibilità di discutere telematicamente coi professori e gli altri studenti.

Periodicamente vengono somministrate esercitazioni pratiche con conseguente votazione.

Gli insegnanti sono quasi tutti veri professionisti con anni di esperienza alle spalle e discreti successi di pubblico. Ovviamente evitate come la peste chi promette di insegnarvi in modo facile, veloce, senza fatica.

Il modo migliore per non capire un tubo è dare retta ad un cialtrone.

La batteria senza fatica?

Puro divertimento e serietà e professionalità scandisce il sito di una scuola professionale.

Niente sostituirà mai la lezione con un maestro ma ormai anche le scuole più rinomate hanno aperto una sezione telematica per potersi espandere su tutto il territorio nazionale.

Il minimo che dovete chiedere è che il curriculum di studi preveda una divisione in livelli di apprendimento che vanno di norma da 5 a 10.

Alla fine c’è un attestato, un diploma, in alcuni casi una vera abilitazione professionale.

Gli argomenti sono organizzati secondo una progressione cronologica.

Le materie

-Storia della batteria

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batteria online

Batteria online

You tube una miniera infinita di contributi per divertirsi e per imparare. La passione collettiva attuale sono i video-tutorial con insegnanti che ti mostrano in sequenze come diventare abilissimo in qualunque cosa. Anche suonare la batteria online.

Digitando “lezioni di batteria” compaiono minimo 20 elementi a pagina.

Ci sono professionisti fregiati dalla M° di maestro perciò professionisti con studi accademici ma anche, la maggior parte, emeriti cialtroni, bambini di 4 anni, una signora un po’ avanti con gli anni….

Alcuni tutor hanno raccolto all’incirca 25000 visualizzazioni ma nulla hanno potuto contro questo infante che ha già totalizzato 360.000 contatti.

Titoli delle lezioni a disposizione:

Lezioni di Groove

Accordatura Tomse Timpani

Come suonare la batteria in levare sul Charleston con la Grancassa

Come lanciare le bacchette suonando la batteria: 10 minuti di vere acrobazie.

Gli utenti commentano entusiasti rammaricandosi di riuscire a farlo solamente con due dita e chiedono consiglio su come rafforzare la muscolatura delle braccia.

Spiccano per qualità e pathos le lezioni di Stefano cavallo, insegnante di batteria press l’Istituto Ritmix di Roma, scomparso di recente; ora l’istituto è intitolato alla sua memoria.

Gli allievi internauti sono ammaliati davanti alla passione e il talento che emergono dalle immagini.

“Bestiale, chiaro, pulito” sono le parole postate.

Le classifiche non mettono d’accordo nessuno e chi ha stilato la top 13 dei migliori batteristi si è meritato il ludibrio mediatico.

Il filmato proposto dura 11 minuti e l’autore assembla una carrellata di musicisti intenti a picchiare sulle pelli ognuno per circa 1 minuto(immagini tratte da session in studio).

Espressione ispirata, volto contratto dallo sforzo e abilità che se sogni di acquisire guardando filmati , anche se lo facessi per tutta la vita, sei un illuso.

Gadd, Mayer, Grabb, Chamber…criticatissima la scelta autorale di relegare Porcaro solo al nono posto, un mito per tutti gli altri.

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batteria elettronica o acustica

Batteria elettronica

Dopo aver sentito i partigiani della batteria acustica per sempre è interessante conoscere cosa dicono i sostenitori del plastic… della batteria elettronica.

Gente affascinata dalle possibilità della tecnologia che offre soluzioni veloci o si mette al servizio di voglia di esplorare, fantasia, che porta le cose, in questo caso l’arte e uno strumento alquanto costoso, alla portata di un maggior numero di persone.

Le ragioni degli elettronici

- La batteria elettronica è amata da chi preferisce suonare a casa propria.

- Con le cuffie, sostengono, la batteria è muta per gli altri quindi lo si può suonare senza far imbestialire i vicini.

-I materiali , metalli e fibre sintetiche fanno sì che lo strumento non sia sensibile alle avverse condizioni ambientali perciò la si può sistemare in una stanza qualsiasi.

- Al contrario di quanto sostengono gli acustici, non è difficile regolare il volume che anzi sarebbe ridotto così da permettere una più facile interazione coi compagni.

Il delirio tecnologico è causato dalle possibilità creative che offre.

Bisogna collegare lo strumento a un Pc tramite porta USB o MIDI poi si comincia .

Si può registrare un brano poi lo si può modificare a proprio piacimento, sostituendo anche gli strumenti: una post-produzione con l’ausilio dei campioni che dicono siano di ottima qualità e assolutamente fedeli.

Piace molto la facilità di trasporto per il peso minore, gli elementi in numero contenuto e più piccoli, semplici da montare.

Risulta più snella la logistica per i concerti.

Tornando al concetto della pace casalinga devo purtroppo segnalare che non è proprio vero che si possa suonare senza aver problemi coi vicini.

Non servono lavori di ingegneria per isolare la casa.

Rimane comunque il problema delle vibrazioni su pavimento e pareti.

Potrebbe tornare utile il consiglio di ovviare con la costruzione di un rialzo in legno.

C’è chi sostiene di essere stato vittima di una insurrezione

condominiale con tanto di minacce . L’avvocato spiega che se il regolamento non lo specifica il fruitore dello strumento può suonare quando vuole, altrimenti si dovrebbe astenere dalle ore di riposo.

Per fortuna l’avvocato sottolinea che se non c’è uscita in suono nessuno può negargli il piacere di suonare la batteria elettronica.

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batteria elettronica un po di storia

Batteria elettronica

Nel 1848 in Germania alcuni operai entrarono nella fabbrica tessile in cui lavoravano, dopo che i proprietari avevano installato telai a vapore; li distrussero temendo che le macchine avrebbero rubato il lavoro all’uomo.

E-book ? ma vuoi mettere il profumo della carta?

Questo per dirvi che l’uomo con le novità ha sempre qualche problema, prima le cerca allo spasimo, vitupera il classico come roba da museo poi però quello di ieri è sempre meglio di quello di oggi.

La digestione può durare anni.

Negli anni 80’ Roland e Yamaha lanciano sul mercato la batteria elettronica. Tamburi e piatti sono sostituiti da Pad infarciti di trasduttori e resistenze. Strumento amato dai musicisti di musica elettronica (si perché è musica quella!) andava a braccetto con la tastiera-tastierone con il campionamento di suoni che sostituisce una orchestra.

I palati fini partirono per una crociata.

Siamo nel 2013 e i batteristi che sono i più conservatori dell’universo, per quanto riguarda il suono, intendo non sembrano molto persuasi.

Elettronica versus Acustica

Lo sapevo prima quale sarebbe stato l’esito della ricerca.

Accuse

- Suono plastico, plasticoni. Sì insomma per quanto raffinato possa essere il campione, non ha quel colore, quel sapore che esce dalla pelle.

Un jazzista dichiara il suo amore per i suoni VERI.

ACUSTICA TUTTA LA VITA!

Altra cosa ostica: il controllo del volume. Tutti sono concordi, chi suona elettronico spacca i timpani.

Non è bello rischiare di essere proiettati come in una esplosione nucleare o ballare per le vibrazioni da piano a piano.

Occorre prendere un po’ la mano per tarare il suono.

Qualcuno vede nell’arrivo delle tecnologie provenienti da internet l’invasione di una razza aliena.

Qualcuno va sul personale: se suoni una batteria elettronica non solo il suono non è vero, anche tu sei farlocco.

- L’elettronica è per gli scarsi

- Da dare a quello svogliato che non cura gli elementi.

Commenti positivi

Comoda, gestibile, esteticamente non male.

C’è il partito di quelli che” la differenza la fa l’uomo . se sei bravo sei bravo anche con l’elettronica, se fai schifo fai schifo anche con la batteria elettronica”.

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Highway hypnosis (stato di trance in cui si può cadere dopo molte ore alla guida.)

Hai presente quando guidi e fissi la strada ma, di fatto, non la vedi, praticamente una cecità cerebrale. Mi vengono in mente anche le code in auto, la noia, l’ansia di arrivare a un appuntamento?

Che fai? Io inizio a pestare in modo nevrastenico sui tasti dell’autoradio. Faccio un gioco tutto mio per la scelta delle canzoni, guardo il cellulare, un paio di telefonate, mi tocco i capelli, mi guardo allo specchio ma no è meglio di no!

Altri che fanno?

Tamburellano forsennatamente sul volante. Idea geniale!

Quelle idee che vengono agli inventori per tentare di migliorare ogni singolo frammento di vita dell’uomo moderno.

La batteriaelettronica installata sul volante!

SMACK ATTACK RE-INVENTING THE WHEEL.

Il congegno ha l’aspetto di una copertura da attaccare al volante.

All’interno si trovano 8 sensori che rilevano il movimento delle dita. Gli impulsi vengono trasmessi all’autoradio via blue tooth all’I Phone . se ne ha una uscita sonora. Con l’I Phone ci sono più applicazioni per modificare il suono.

Risultato: puoi accompagnare musicalmente il tuo brano preferito.

Esiste anche la possibilità di lanciarsi in “assolo” creando attraverso rullate e controtempi, una versione originale.

Se preferite c’è il più classico Karaoke per accompagnare in grande stile il brano con vocalizzi e acuti: l’altra cosa che si fa è cantare a squarciagola.

Lo scopo secondo il creatore è fornire stimoli sonori e tattili per mantenere attivo il cervello del conducente.

Gli esperti di sicurezza in campo stradale, quelli del NATIONAL ADVANCED DRIVING SIMULATOR dell’Università dell’Iowa si sono inferociti.

Tutto ciò che concorre a distogliere l’attenzione del conducente dalla strada, input sonori o visivi, può essere letale (pensate alle polemiche sui cartelloni pubblicitari).

Io comunque sia sto sempre dalla parte della scienza.

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batteria acustica e nascita della batteria

La batteria acustica nasce dall’ingegno

La batteria nasce dall’integrazione

La batteria è lo strumento del mondo globalizzato dall’inizio dei tempi

La batteria acustica è lo strumento più giovane ma gli strumenti a percussione sono i più antichi della storia e i più diffusi, esiste in tutte le culture, in tutte le latitudini.

In africa e in America latina è utilizzato nei riti ancestrali;

I Mahori danzano l’aka con ritmi battenti.

Queste popolazioni hanno sviluppato tecniche di costruzione di strumenti più raffinate che per gli arnesi da lavoro con piante e frutti.

Senza andare lontano guardate ai Tummarinari calabresi e ai Tamburrosu sardi.

Un suono naturale e primitivo.

Strutture melodiche note agli Indiani nel Medioevo sono state riprese poi dai Jazzisti.

Date un oggetto in mano ad un bimbo di 6 mesi, inventerà un tamburo.

Le percussioni sono il battito del cuore, nostro e della mamma, la prima cosa che sentiamo quando iniziamo a percepire il mondo nella pancia; noi conserviamo una memoria segreta della vita intra-uterina.

Nel tempo abbiamo utilizzato le percussioni per esaltarci,

per gioire, comunicare, per pregare o impaurire i nemici.

In Europa i primi ad usare il tamburo furono i Greci

Che forse lo importarono dall’Asia. Allora si chiamava Tympanon, veniva usato dai sacerdoti evirati durante la preghiera a Cibele, la Madre Terra .

Gli Arabi lo introdussero come strumento di guerra.

L’Europa dell’era moderna lo fece il simbolo della solennità e

dell’ufficialità.

Nell’800 gli schiavi africani furono deportati in America,

inventarono il Blues e il Jazz.

A New Orleans le bande di percussioni sfilavano per le strade durante il Carnevale e i funerali.

Quando la musica entrò nei locali non c’era più spazio per tutti i componenti del corteo.

Si inventò allora uno strumento che ne unisse altri, tanti tamburi, tanti piatti: la batteria acustica.

Da quel momento tutti i popoli che arrivarono in America aggiunsero qualcosa della propria cultura a quella struttura, scultura musicale.

Dall’inizio del xx secolo fino ad oggi.

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domenica 12 maggio 2013

lezioni di batteria ecco come imparare a suonarla

lezioni di batteria

batteria acustica seconda parte

batteria acustica

Drummies for dummies

Come faccio a ottenere un bel suono dalla mia batteria acustica?

Se prima siete diventati esperti di clima ora dovrete mettere i pantaloni con le bretelle di Milo Cotogno o farvi venire un Art Attack perché c’è da lavorare.

La batteria è come una caffettiera, la prima vota berrete un intruglio orrendo che sa di alluminio; l’uso migliora le prestazioni della macchina e il vostro piacere.

Bisogna creare l’ambiente adatto nella vostra sala personale affinché il suono risulti pulito da eco, distorsioni e compulsioni.

Le idee in rete sono molte

- Rivestire la stanza di spugna fono assorbente

- Rivestire l’ambiente di lastre di piombo ( e la tuta stile rischio biologico?)

- Costruire un parallelepipedo ottagonale di plexiglass attorno allo strumento.

- Rivestire la stanza con pannelli di compensato fino ad ottenere un trapezio( dove ho messo il libro di geometria?)

Tutte queste soluzioni servono per lo più a isolare l’ambiente verso l’esterno e non rompere ai vicini.

Avete presente il detto “le soluzioni migliori sono sempre le più semplici” ?

Ecco!

La soluzione in questo caso è un palchetto in legno su cui montare il Kit.

L’altezza rispetto al suolo isola la frequenza proveniente dalla pelle risonante.

Alzate la batteria ed otterrete un suono pieno e armonico, rotondo.

Ora ritorniamo al discorso delle pelli che abbiamo imparato a tendere. Più tesa è migliore è il suono ma se eccedete non sentirete proprio nulla. ( Ricordate la parabola di Siddartah e del violino, quando lui capisce che una vita nel lusso sfrenato non è sana ma neppure fare l’eremita nel bosco senza cibo?)

Ancora il problema non è risolto.

Mettete un pezzo di carta fra la cordigliera e la pelle risonante, come fra la porta e lo stipite per chiudere meglio.

Dopo di che dovrete pazientare per almeno tre mesi e

suonare suonare suonare ..per il vostro piacere.

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Batteria acustica

Drummies for dummies

Consigli pratici degli esperti per gestire il vostro strumento, non distruggerlo, non organizzarci sopra una cultura di germi, non trasformarlo in un reperto stile Bronzi di Riace e come ottenere un buon suono (ben inteso a prescindere dalle vostre capacità musicali).

Prendete una laurea in meteorologia, specializzazione in barometria poi un master in domotica.

Perché?

Vi sarà utile per accordare la vostra batteria.

Le condizioni del tempo, la qualità dell’aria, influiscono sul suono dato da legno e pelli.

Il legno è il materiale più forte ma anche più delicato, continua a mutare anche dopo che lo hai tagliato e lavorato.

Bisogna considerare l’ambiente nel quale andremo a collocare lo strumento.

Attenzione al tasso di umidità, c’è il rischio che i tamburi si gonfino.

Che tipo di riscaldamento ha la stanza? A terra o termosifone?

Scegliete con cura il piano della casa in cui allestirete lo studio (Cantina o solaio? Piani intermedi?)

La vostra casa si trova al mare o in montagna? Abitate fra le

L’umidità agendo sul legno non solo lo deteriora ma incide sul tipo di suono e rende nulla l’accordatura che avete impostato.

Come sistemare la pelle

Il suono varia a seconda di quanto sarà tesa o lassa. Assicuratevi di tirare in modo omogeneo usando tatto e udito; sconsigliato l’uso delle sordine perché nemiche del suono.

Le viti devono essere poste in base a schemi standard ( reperibili in rete).

Non utilizzate pinze o tenaglie se non volete provocare un disastro.

Calma e pazienza

Le pelli devono essere scelte in base al tipo di suono che si vuole ottenere e al genere che si pratica.

Se preferite un suono morbido prendete delle pelli sabbiate;

le nere vi daranno un colore cupo

se non amate gli armonici montate le doppie.

Non fate gli spilorci, mai come per gli strumenti musicali vale la regola “più alto il prezzo, maggiore la qualità”.

Come pulire i piatti

Ecco, qui non vale la regola di cui sopra. Potete spendere tanto per un prodotto ma…il succo di limone può bastare per eliminare l’ossidazione poi panno acqua e olio di gomito.

Non usate le spugnette, sono piatti non padelle per friggere le uova!

Il battente ( la propaggine del tuo piede)?

Lasciamo stare tutte le chiacchiere e veniamo al dunque: di legno, punto e basta.

Ma dove siete finiti? A comprare la batteria? A rubare i limoni dal vicino?

Vabbè nel prossimo appuntamento scopriremo come ottenere il suono.

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